Tutto quello che c'è da sapere sulle assicurazioni per lavoratori indipendenti

25 marzo 2024 | Commenti |

Maxence Bridy

Quando si desidera avviare un'attività in proprio, vi sono molte questioni professionali e calcoli finanziari da considerare, ma non solo. Se da un lato lo status di lavoratore indipendente presenta molteplici vantaggi in termini di libertà e di flessibilità, dall'altro significa anche doversi occupare da soli delle proprie assicurazioni sociali. Scoprite come scegliere al meglio la vostra copertura assicurativa per proteggervi dalle incapacità al lavoro, in caso di malattia o d’infortunio, o per garantirvi un tenore di vita dignitoso quando andrete in pensione.

Oggi, in Svizzera, una persona su quattro svolge un'attività indipendente, sia come occupazione principale che come attività secondaria, e la tendenza è destinata a crescere. Diventare un lavoratore indipendente è soprattutto un desiderio di libertà, di essere il capo di se stessi e di poter gestire il proprio orario di lavoro come meglio si crede. Visto così, sembra avere solo vantaggi. Tuttavia, questo status comporta anche molte responsabilità, sia finanziarie che professionali. Soprattutto, un lavoratore indipendente deve sapere esattamente quali sono le conseguenze in termini di assicurazione sociale, altrimenti potrebbe avere brutte sorprese.

In primo luogo, i lavoratori indipendenti devono assicurarsi di essere in grado di ottenere una pensione dignitosa, perché, a differenza dei lavoratori dipendenti, non saranno più tenuti a versare contributi obbligatori al 2° pilastro (LPP).

In secondo luogo, i lavoratori indipendenti raramente beneficiano di una protezione ottimale per coprire le loro esigenze in caso di incapacità lavorativa dovuta a malattia o infortunio. Inoltre, non sono soggetti alla legge sull'assicurazione contro gli infortuni. È evidente che un lavoratore indipendente non può contare su alcun reddito sostitutivo durante un periodo di interruzione forzata dell'attività, fino alla concessione di un’eventuale rendita dell'assicurazione invalidità (AI). È quindi essenziale colmare questa lacuna.

Tutelarsi contro l'incapacità lavorativa

Prendiamo il caso di Paul, 34 anni, parrucchiere e barbiere in proprio da cinque anni. Immaginiamo che si ammali gravemente e debba interrompere il lavoro per curarsi.

Se non è in grado di lavorare per diversi mesi e ha preso la precauzione di assicurare un reddito di CHF 60’000, avrà diritto a un'indennità giornaliera di 164,40 franchi. In caso contrario, potrà contare solo sulle proprie riserve.

Tutelarsi da un infortunio

Prendiamo il caso di Joséphine, 55 anni, osteopata in proprio da vent’anni. Si rompe una gamba a seguito di un infortunio sugli sci. Se ha sottoscritto l'assicurazione facoltativa LAINF contro gli infortuni, potrà percepire un'indennità giornaliera per tutta la durata della sua incapacità lavorativa. Inoltre, le verranno rimborsate le spese di ricovero ospedaliero, le sedute di riabilitazione e le visite mediche.

L'assicurazione contro gli infortuni non prevede alcun contributo alle spese da parte dell’assicurato, per cui le spese mediche saranno coperte senza detrazione della franchigia o dell’aliquota percentuale.

Tutelarsi contro l'invalidità a lungo termine

A Carole, 40 anni, fotografa freelance da quindici anni, è stata diagnosticata una sclerosi multipla e dovrà smettere di lavorare.

Non essendo affiliata al 2° pilastro (LPP/LAINF), potrebbe percepire una rendita se ha stipulato un 3° pilastro sotto forma di assicurazione sulla vita.

Si tratta di una copertura aggiuntiva essenziale, che andrà a integrare la rendita d’invalidità dell'AI (1° pilastro), il cui massimale, nel migliore dei casi, è di CHF 2’450 al mese.

Garantirsi un reddito dignitoso in pensione

Per Maxime, 24 anni, giovane grafico freelance da pochi mesi, è difficile immaginarsi in pensione. Tuttavia, quando si mette in proprio dopo sei anni come dipendente di un'azienda, non deve più versare i contributi obbligatori al suo 2° pilastro. Gli viene consigliato quindi di sottoscrivere un 3° pilastro (o di adeguarlo), che gli consentirà anche di essere coperto contro i rischi di invalidità e di decesso, oltre che di risparmiare per la pensione. La ciliegina sulla torta è che tale soluzione offre anche agevolazioni fiscali.

Facciamo inoltre osservare che il suo processo di risparmio è salvaguardato in caso di invalidità dovuta a malattia o infortunio. Infatti, se ciò dovesse accadere, l'assicuratore si farebbe carico del pagamento dei suoi risparmi fino al compimento del 65° anno di età.
 

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L'autore

Maxence Bridy

Chef de projet stratégique - Entreprise

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